Silenzio lento e profondo
mercoledì, luglio 16, 2008
Sto imparando ad amare il silenzio.
Il silenzio vero, quello raro, l'assenza assoluta di ogni suono.
Si perché, a conoscerlo bene, il silenzio ha vari spessori, decine di intercapedini e fessure dalle quali escono senza interruzione immagini e parole, e tra queste alcune risposte ai tuoi pensieri.
Basta fermarsi ad ascoltarlo per accorgersi che c'è silenzio e silenzio...
C'è il silenzio insostenibile, assordante, delle risposte che non vuoi sentire, quelle che cerchi di cancellare mescolandoti tra la gente, in locali di musica e vociare confuso.
C'è il silenzio calmo e leggero, quello che risuona di voci dimenticate e canzoni perdute, ed è un silenzio che si trasforma in una culla perfetta dove chiudere gli occhi.
C'è il silenzio puro, totale, quello dei pensieri confusi e mescolati in rapida successione, ed è un silenzio fragile, morbido e rilassante.
C'è il silenzio che guarisce, quello che arriva dopo parole irritanti e faticose, ed è come l'abbraccio di un'amante ritrovata.
C'è il silenzio che fa male, quello che cala su ferite appena aperte e dolori neonati, ed è un silenzio spaventoso e feroce, di pietra e ghiaccio.
C'è il silenzio di questa notte, lento e profondo, in cui mi sento immerso.
Un silenzio denso che abbraccia d'incanto il fruscio della matita sulla carta.
Il silenzio vero, quello raro, l'assenza assoluta di ogni suono.
Si perché, a conoscerlo bene, il silenzio ha vari spessori, decine di intercapedini e fessure dalle quali escono senza interruzione immagini e parole, e tra queste alcune risposte ai tuoi pensieri.
Basta fermarsi ad ascoltarlo per accorgersi che c'è silenzio e silenzio...
C'è il silenzio insostenibile, assordante, delle risposte che non vuoi sentire, quelle che cerchi di cancellare mescolandoti tra la gente, in locali di musica e vociare confuso.
C'è il silenzio calmo e leggero, quello che risuona di voci dimenticate e canzoni perdute, ed è un silenzio che si trasforma in una culla perfetta dove chiudere gli occhi.
C'è il silenzio puro, totale, quello dei pensieri confusi e mescolati in rapida successione, ed è un silenzio fragile, morbido e rilassante.
C'è il silenzio che guarisce, quello che arriva dopo parole irritanti e faticose, ed è come l'abbraccio di un'amante ritrovata.
C'è il silenzio che fa male, quello che cala su ferite appena aperte e dolori neonati, ed è un silenzio spaventoso e feroce, di pietra e ghiaccio.
C'è il silenzio di questa notte, lento e profondo, in cui mi sento immerso.
Un silenzio denso che abbraccia d'incanto il fruscio della matita sulla carta.
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