CHI SONO?

Mi chiamo Fabrizio ed abito in provincia di Ancona. Se volete sapere altro date un'occhiata al mio profilo o rivolgetevi al SISMI. Fatta eccezione per alcune immagini ed i testi di canzoni, il resto dei contenuti è opera mia, poesie comprese. Ho scoperto che alcune di queste sono state riportate su altri blog e siti web, la qual cosa mi fa molto piacere. Vi prego solamente di indicare la fonte ed il mio nick quando lo fate, grazie :)

CREDITS

MUSIC CORNER

Time Machine: 27 gennaio 1996

mercoledì, novembre 22, 2006

[BGM: Tenacious D - Tribute ]


Rileggere vecchi scritti del passato è uno dei miei passatempi preferiti. E’ un’attività che va però centellinata, va eseguita poco e di rado; sarebbe difatti un grosso errore arrivare a sapere tutto quanto a memoria. Il bello è proprio nel ritrovare quei particolari, quelle sfumature di oltre 10 anni fa che il tempo ti ha fatto dimenticare. E sorridere immerso nel loro ricordo.
Quello che posto ora risale al mio primo diario, un libricino nero con le pagine gialle e Dylan Dog in copertina (quando l'ho comprato, nel '91, era molto di moda ^^). E’ uno di quei diari con la serratura e la chiavetta… Chiavetta che ovviamente ho perso poco dopo averlo comprato, motivo per cui sono ormai anni che ho scardinato di forza la serratura :P


27/01/1996

Sono passati 4 anni da quando ho scritto in questo diario l’ultima volta. E’ un sacco di tempo, tempo passato senza voglia di scrivere. Forse senza nessuna voglia in particolare.
Sto ascoltando “Ano Hi Ni”, una canzone del cd di Video Girl Ai. Si perché in questo lasso di tempo sono cambiate molte cose… una di queste è stata appunto la scoperta dei manga (i fumetti giapponesi). Ed in conseguenza di questa passione per il Giappone, sto imparando il giapponese.

Flaviano sta facendo il militare a L’Aquila, ed è passato poco più di un mese dalla morte di nonno Lello. Non ci sto male, anche da questo punto di vista sono cambiate molte cose… sono accaduti alcuni episodi “particolari” subito dopo la sua morte che mi hanno fatto pensare… ed ho anche letto un libro scritto da una cara amica di mia madre, “Storie di vita e d’infinito”. Ora ho una diversa consapevolezza, ma ci sto ancora riflettendo.

Prima ho nominato Teddy, uno che quando ho cominciato a scrivere in questo diario neanche lo conoscevo (o si… boh, l’ho conosciuto talmente tanto tempo fa che neanche mi ricordo). Da piccoli io e Giumpiero gli facevamo scherzi estremamente bastardi (tipo virus nei dischetti dell’Amiga, o la distruzione dei suoi dischetti dopo averceli copiati per noi). Col tempo le cose sono ovviamente cambiate, ed ora abbiamo uno splendido rapporto. E’ simpatico, è un orsetto (motivo per cui Giumpiero lo battezzò appunto Teddy).
Oggi mi ha chiamato da una cabina a Piazza Cavour, e mi ha fatto parlare un minuto con una sua amica, Lavinia, dopo averle mostrato la nostra bellissima foto scattata nella macchinetta della stazione di Lucca. Chissà che tipa è?
Bah... sono stanco, scriverò di più un’altra volta. Probabilmente nel 2000, quando forse ritoccherò questo diario.

Cuaia

K



Un post inutile per chi non ha vissuto con me quei momenti, ma è un pezzo del mio passato che voglio rendere pubblico. Certo che 10 anni fa scrivevo proprio con un altro stile eh… :P

posted by Rendal at 19:48

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Comments for Time Machine: 27 gennaio 1996
oh mio dio.
Non ricordavo per niente di essere così amico di Lavinia.

Dalle mie analisi posso datare il documento come del 1995, anno più anno meno.

Figo ho visto la data adesso.

Si, quando mi piaceva Louise ma non mi si filava.

Non so se ti succede la stessa cosa, ma per un buon 70% dei ricordi non li vedo come se fossi stato io ad averli vissuti. Mi sembra di vedere un altro e di conoscere molto bene la situazione.
Sta cosa mi mette tristezza.

Questa è una differenza fondamentale tra me e te: tu adori tuffarti nel passato e farti trasportare dalla maliconia dei ricordi...
a me me prende un magò de dio.

Sappi che mi hai appena rovinato una giornata che già si prospettava essere di merda.
  • Posted at 12:18 | By Anonymous Anonimo

Forse la differenza sta proprio qui... io quando rileggo queste cose mi ricordo bene di aver vissuto quei momenti, mi ricordo e risento in parte quello che ho provato... Per questo mi mette malinconia, e non tristezza.
Malinconia perché sono anni perduti, sono stati d'animo possibili solo in quella fase della vita, e una volta passata ciao.
Ricordare per me è in parte rivivere, senza questo quei momenti sarebbero ormai persi per sempre.

E ti ho fatto un favore rovinandoti la giornata! Un conto è prospettarsela, un conto è saperlo già da subito. Almeno sei preparato :P

Io purtroppo sono nella stessa situazione di Ted, e non solo, la mnia memoria (paragonabile a quella di un vecchio 286) tende a non ricordarsi nemmeno cose che trovo scritte su alcuni diari (tipo l'elfo di martelli d.g.). Darei non sò che cosa (forse la macchina di teddy) per avere la capacità di rivivere le emozioni passate, ed ora più che mai ne sento il bisogno.
  • Posted at 14:33 | By Anonymous Anonimo

Per quanto mi riguarda, la situazione è complicata: generalmente ricordo, ma non mi sembra di essere stato io a vivere quella situazione.

Ti faccio un esempio: mi ricordo la mia storia con silvia, ma quando ripenso ad un fatto specifico non sono toccato emotivamente come se fosse accaduto a me. Piuttosto mi sembra che sia accaduto ad un altra persona e non riesco a riconoscermi come il soggetto di quell'esperienza.
(Devo ammettere però che questa cosa potrebbe anche non essere del tutto volontaria)

Altre rarissime volte invece mi riconosco bene e me prende il magò di cui prima. Ma non è una cosa piacevole. Anzi, è proprio uno stato d'ansia che non mi piace per nulla.

Ancora più raramente invece provo malinconia, ma a pensarci bene è per cose di "poco conto".


Ho malinconia se penso ai pomeriggi passati a giocare con l'amiga.

Se ripenso a quando facevo le superiori me prende il magò.


Sono abbastanza certo a questo punto che io non provo malinconia. Io provo nostalgia. O magò.
  • Posted at 14:51 | By Anonymous Anonimo

Dicesi Magóne [dal longob. "mago", 'gozzo']: 1. Ventriglio del pollo 2. nodo alla gola; afflizione (avere il magóne).
Ted, mi dispiace di averti fatto sentire come un ventriglio del pollo... credimi, non lo auguro a nessuno :P
Ad ogni modo, non ho la più pallida idea del perché io funzioni in modo così diverso da voi. Boh, è una cosa che ho sempre fatto, anche quando ero adolescente andavo a recuperare bigliettini e cose di quando ero più piccolo (tipo i nastri che registravo mente giocavo da solo, o leggevo topolino) e passavo ore a ricordare. Motivo per cui crescendo sono diventato uno di quelli che non butta mai via niente se legato a qualcosa di speciale; ho ancora tutti gli scontrini delle serate passate con Giovanna ^^
Chissà, forse c'è il gene della malinconia e il gene del magò... Quest'ultimo è ereditato sicuramente da un pollo.
TseTse, tu invece hai il gene del non-ricordo. Non viene ereditato, ma scaturisce da antiche maledizioni zingare. Potrai liberartene solo tramite rituali occulti.

Io -manco a dirlo- c'ho il gene del tutto è perduto. Non solo c'ho un magò de Dio, ma la vedo come se va tutto sempre peggio. Ciclicamente e inesorabilmente in discesa. Ho recentemente sperimentato un dolore che non conoscevo, teribbile. Ma mi rallegra pensare al fatto che è nulla comparato a quello che c'avrò tra un paio d'anni. L'uniche cosa buone sono quelle che restano e che ti fanno sentire senza tempo. Gli amici ad esempio [e qui standing ovation con lacrime agli occhi].
  • Posted at 20:15 | By Anonymous Anonimo

Cazzo fabio, me pari ste...
  • Posted at 20:10 | By Anonymous Anonimo