Crepi la mosca bianca ~ sfogo notturno
martedì, maggio 22, 2007
Sai cosa c’è? C’è che ne ho le palle piene.
Dicono: “Sei il ragazzo perfetto!” ed io penso: “Evviva!”
Dicono: “Sei una mosca bianca!” ed io penso: “Evviva!”
Dicono: “..ma esisti davvero? Non sei un sogno?” ed io penso: “Evviva!”
Dicono: “Sei l’uomo che ogni donna vorrebbe avere!” ed io penso: “Evviva!”
Dicono: “Sei unico, speciale, quanto sono fortunata ad averti per me!” ed io penso: “Evviva!”
Dicono: “Tu sei diverso, tu sei tu, tu sei il solo” ed io penso: “Evviva!”
Poi sparano.
Sparano al “ragazzo perfetto”, alla “mosca bianca”, all’ “uomo speciale, unico, diverso, il solo”.
Sparano perché “tu sei splendido, non è colpa tua, il problema sono io che sono una stupida”.
Sparano perché “al solo pensiero di non averti più mi sento perduta, e questo non va bene”.
Sparano perché “sei troppo perfetto, con te è troppo facile” (giuro, mi hanno detto anche questo).
Sparano perché non sanno neanche loro il perché.
Sparano perché “ tutti gli uomini che ho conosciuto sono stronzi, ma tu no, sei diverso…” e quindi sparano con il silenziatore, di nascosto, in rispetto al mio essere migliore (sarcasmo, applausi).
Ed io ne ho le palle piene di essere “quello che mi ha aperto gli occhi”, però poi ti saluto.
Ne ho le palle piene di fare la controfigura per le scene pericolose prima che entri la star.
Ne ho le palle piene di essere l’incrocio dopo una strada del cazzo, ma prima della via maestra.
Il problema sono io, che se non le trovo “dannate e sconvolte” non mi piacciono?
Il problema sono loro, che dicono di sapere quello che vogliono ma non lo sanno?
Il problema è forse, come mi disse una volta un amico, che tutte le persone intelligenti ed introspettive hanno i loro demoni che le tormentano? E quindi cosa dovrei fare, cercarmi una ragazza stupida e superficiale?
O è semplicemente l’applicazione sentimentale della terza legge di Newton? (ironia, applausi).
Più ripenso ai meccanismi sentimentali di cui sono stato parte integrante, più mi sento frustrato da paradossi ed enigmi.
“Voglio A”, ma prende B.
“Sono stanca di A”, ma rifiuta B.
“Voglio te”, ma addio.
Ripeto, la colpa è mia? Sono io a scegliermele così? O è semplicemente sfortuna che le uniche ragazze che mi siano veramente piaciute facessero parte tutte di questo meccanismo che sfugge alla mia comprensione?
Se la colpa è mia, che crepi la mosca bianca.
Forse ne trarrò giovamento.
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