CHI SONO?

Mi chiamo Fabrizio ed abito in provincia di Ancona. Se volete sapere altro date un'occhiata al mio profilo o rivolgetevi al SISMI. Fatta eccezione per alcune immagini ed i testi di canzoni, il resto dei contenuti è opera mia, poesie comprese. Ho scoperto che alcune di queste sono state riportate su altri blog e siti web, la qual cosa mi fa molto piacere. Vi prego solamente di indicare la fonte ed il mio nick quando lo fate, grazie :)

CREDITS

MUSIC CORNER

Notturno 13: Reliquie

martedì, gennaio 22, 2008

[BGM: Yoko Kanno - Monochrome ]



Accanto al bianco della finestra con le mani, nel nero della notte con lo sguardo.
Lontano, troppo lontano, con la mente.
Istantanee scolorite, pagina dopo pagina, sul nastro trasportatore del tempo.
Immagini che cadono come foglie d'autunno.

A volte tutto quello che puoi fare è salutare.
Salutare, lungo i bordi del fiume, l'acqua che passa e l'acqua già passata.
Salutare una combinazione di eventi unica ed irripetibile, nella consapevolezza di non poter fare niente per fermare il suo scorrere lontano.
Sulle ceneri di un amore bruciato cresce solo l'impotenza, ed è una pianta senza fiori.
Non hai altre opzioni.

Solleva la mano e saluta quei baci sotto il cielo di agosto.
Saluta i profumi dei giardini di giugno, e quei biglietti dolcemente nascosti nella custodia di un cd.
Saluta i suoi capelli sul tuo cuscino, e la dolcezza del suo viso nel sonno.
E quei messaggi che trovavi al risveglio, scritti con la matita sul legno bianco del comodino.
Saluta il dolore di un letto vuoto, e la tua mano che in quelle notti accarezzava soltanto coperte fredde.
Saluta i suoi cosmetici sulla mensola, ed il suo cuscino, quello più morbido, con il quale continui a dormire.
Saluta quello zaino rosso e grigio che le toglievi sempre dalle spalle mentre scendeva dal treno.
Quel treno che la portava tra le tue braccia, sbucando dalla curva in fondo alla stazione.
Quel treno che se l'è ripresa per sempre, sferragliando lontano, fin dove arrivava lo sguardo, oltre l'orizzonte di un cielo triste.
Saluta le sere d'inverno, e quello stare abbracciati nel calore delle coperte davanti alla tv.
Saluta il sapore di quel lucidalabbra rosa, il profumo di sapone sulla sua pelle dopo la doccia, la complicità di una sigaretta condivisa a notte fonda.

Saluta tutto, questa notte, per lasciartelo alle spalle e riuscire a dormire.
Passeranno giorni, forse settimane, prima che la tua mente deciderà di tornare nuovamente su quelle immagini.
Quando lo farà, tu ricomincia a salutare.

posted by Rendal at 03:35

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Non era una promessa

giovedì, gennaio 03, 2008

[FRASE DEL GIORNO: Promettiamo in base alle nostre speranze e manteniamo le promesse in base ai nostri timori - François de La Rochefoucauld ]
[BGM: Enya – Watermark ]

Ho sognato che ci incontravamo di nuovo, in un tempo ed in un luogo che non esistono. Ho sognato un’amicizia sincera che continuava a legarci anche dopo questi anni di silenzio. Ho sognato di perdermi con lei nei ricordi, e di sorridere insieme. Ho sognato di amarla ancora, ma alla luce di una consapevolezza lucida e serena. Un sogno malinconico, dolce, bellissimo. Praticamente un film. Ed un frammento di quel sogno era ancora fresco nella mia mente al risveglio, al punto da farmelo scrivere:

«Saremmo comunque crollati, eravamo troppo diversi per continuare.»
«Perché Fabri?»
«Ti ricordi la notte in cui mi hai promesso che mi avresti amato per sempre?»
«Si»
«Era la classica promessa da innamorati… Utopica, senza fondamenta né speranza di poterla mantenere. Parole belle, da dire in quei momenti, ma senza valore.»
«Si, sono cose che si dicono…»
«Ti ricordi invece quando sono stato io a dirti “ti amerò per sempre” ?»
«Certo»
«Ecco, la mia non era una frase detta per farti piacere, non era una promessa. La mia era una constatazione. E’ questa la differenza che c’è tra noi.»


Applausi al mio inconscio, candidato all’oscar per la miglior sceneggiatura originale.
Lui lo sa meglio di me…
Non era una promessa.

posted by Rendal at 08:05

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