CHI SONO?

Mi chiamo Fabrizio ed abito in provincia di Ancona. Se volete sapere altro date un'occhiata al mio profilo o rivolgetevi al SISMI. Fatta eccezione per alcune immagini ed i testi di canzoni, il resto dei contenuti è opera mia, poesie comprese. Ho scoperto che alcune di queste sono state riportate su altri blog e siti web, la qual cosa mi fa molto piacere. Vi prego solamente di indicare la fonte ed il mio nick quando lo fate, grazie :)

CREDITS

MUSIC CORNER

Düsseldorf again

lunedì, marzo 31, 2008

[FRASE DEL GIORNO: Quando viaggio mi piace avere qualcosa di interessante da leggere, per questo porto sempre con me il mio diario - Oscar Wilde ]
[BGM: Hammerfall - Always Will Be ]


Sono già passati due anni… Due anni da quando ho aperto questo blog, due anni dall’ultima fiera di Düsseldorf… Ed ecco che la storia si ripete: alle 6 di mattina partirò nuovamente per la Germania a causa… anzi, PER COLPA del lavoro.
Come al solito vi rimando qui per le istruzioni in caso di una mia prematura scomparsa (ipotesi da tenere in considerazione qualora non doveste vedere più nessun nuovo post per.. mmh, diciamo due settimane ^^ ). Inutile dire che, di tutte le cazzate scritte in quel post, quello che veramente mi interessa sono le poesie… Ted e TseTse, mi rivolgo a voi: nella peggiore delle ipotesi siete entrambi autorizzati ad irrompere in casa mia per completare la missione. Accendete il mio pc, D:\docs\poems\*nome_ragazza* ed inviate il materiale alle rispettive persone. Il video per Giovanna si trova lì in mezzo alle poesie.
Confido che riuscirete a scovare ogni destinataria. In verità confido più che i piloti mi portino sano e salvo a terra, ma non si sa mai… meglio essere previdenti :P
Post macabro, lo so. Ma almeno stavolta non è malinconico :)

posted by Rendal at 21:54

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Replay: Notte

mercoledì, marzo 26, 2008

Questa è una di quelle...


Mi perdo nelle occhiaie cieche delle finestre di fronte,
oblique, nel marmo spettrale che emerge dal nero.
Mi perdo nella caoticità delle pietre sul bordo del viale,
abbandonate, umiliate in coerente asimmetria.
Mi perdo nella vibrazione levigata di un latrato lontano,
bianco, snello ed agile nel suo irradiarsi intorno.
Mi perdo nelle morbide effusioni di un vento lento,
pallido, aderente e sensuale d'innocente malizia.
Mi perdo nella macchia ombrosa e profonda del cielo,
livida, densa di buio e di stracciate tenebre blu.
Mi perdo nel ghigno lucido e candido della luna,
slavato, nel suo alone esangue di vapore latteo.
Mi perdo nell'assenza d'immagini, in pensieri letargici,
aspri, spigolosi e metallici pensieri di te.


17 aprile 2007


posted by Rendal at 01:27

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A volte capita che mi odio

lunedì, marzo 17, 2008

[BGM: Stina Nordenstam - Little Star ]



A volte capita che mi odio. E spesso senza alcun motivo logico e razionale.
Capita che mi odio, ad esempio, se ripenso che ho allontanato una persona dalla mia vita perché sono stato onesto con lei, e non potevo nasconderle di non essere innamorato. Ed è inutile che la razionalità stia lì a spiegarmi che ho fatto la cosa giusta, che sono stato chiaro ed onesto, che non dirle niente e continuare a frequentarla sarebbe stata una mossa egoista e vigliacca. E’ inutile, perché in queste circostanze mi odio non per quello che ho fatto, ma per quello che NON ho fatto. O meglio, per quello che non sono stato in grado di fare. Nello specifico: innamorarmi di lei.
E di nuovo la razionalità, inutilmente, a sottolineare che non ci sono bottoni on/off da premere per innamorarsi, che l’amore non si può accendere a comando come non si può scegliere la direzione del vento che soffia. Motivazioni valide, sono d’accordo. Ma inutili. Perché fintanto che avrò lettere come questa, continuerò ad odiarmi. Non sempre, e neanche spesso.
Soltanto a volte.

“Non chiedermi perché ti sto scrivendo, non lo so neanch’io.
Di solito scrivo per me, soltanto per me, riorganizzo i miei pensieri, riesco a dar forma alle nebulose che ogni tanto affollano la mia mente…
Stasera avrei dato qualunque cosa per passare un po’ di tempo con te. Non credere che ora te ne voglia per aver avuto i tuoi impegni, capisco perfettamente.
Ti avrei raccontato un sacco di cose, o semplicemente sarei rimasta in silenzio ad ascoltarti, mi piace un casino ascoltarti parlare di tutto, guardarti mentre guidi e non distogli un attimo gli occhi dalla strada.
Mi piaci; mi piace quello che succede quando siamo insieme, quando si annullano tutti i rumori di fondo e rimaniamo solo noi, e le tue parole, ed una voce dentro di me che si chiede dove sei rimasto nascosto fino ad ora…
Vorrei fare tante di quelle cose con te… Quelle cose piccole piccole che ti regalano il mondo e che ti fanno solletico nello stomaco e ti ricordano che adesso sei vivo, più vivo che mai!

Giuro che non ho la minima idea di quello che puoi pensare di me, non riesco proprio a capire se un giorno potrai mai innamorarti di me… So che ti sto scrivendo queste cose perché le sento profondamente e perché so che incontreranno uno spirito dolce e gentile che comunque le apprezzerà.
Questo in te è disarmante: la delicatezza del tuo spirito, che pure è in perfetto equilibrio con la solidità del tuo essere, così rassicurante. Ed ora che ho incontrato qualcosa di così bello vorrei avere il tempo di soffermarmi per conoscerne le tante sfaccettature, anche le più spigolose…
E invece, ironia della sorte, devo allontanarmi un po’. E non ti nascondo che un po’ di paura adesso c’è anche per questo, la paura di perdere momenti preziosi per dare tutto quello che vorrei.
Spero che mi resti vicino, lo spero davvero tanto.
So bene che se deve nascere qualcosa di vero niente può ostacolarlo, ma ho già paura di perderti, pensa un po’, prima ancora di appartenerti…
Tutto questo per dirti che c’è un cuore adesso vicino al tuo; è lì che prova a muovere i primi passi con te, al buio, completamente buio pesto, ma se ha buon istinto troverà qualcosa di prezioso.
Questo è quello che susciti in me, e a prescindere da tutto te ne ringrazio, perché mi stai regalando dei momenti bellissimi, come questo con me stessa.
Buonanotte.”


Buonanotte a te Ale. La mia sarà invece una notte d’irrazionali rimpianti.
Nessuno ci crede, ma grazie al mio masochismo emotivo queste notti riescono anche a piacermi.

posted by Rendal at 22:17

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Parole sprecate II

giovedì, marzo 13, 2008

[FRASE DEL GIORNO: Il non parlare mai di sé è un'ipocrisia molto distinta - Friedrich Nietzsche ]
[BGM: Múm - We have a map of the piano ]



Ho accettato la tua innocenza, fiducia senza condizioni.
Ho cacciato le sentinelle e lasciato entrare quelle emozioni.
Ho ricambiato i tuoi piccoli baci, abbandonando armi e cautela.
Ho sfiorato il tuo dolce respiro, danzando nella tua ragnatela.

Ed ora cosa mi è rimasto?
Soltanto vetro di specchi e bottiglie,
con su il riflesso di quelle battaglie.
Un meccanismo ancora guasto,
che sto cercando di aggiustare
mentre scrivo sulla carta i miei pensieri,
e mentre guardo nella notte verso il mare.


12 marzo 2008 ~ 00.51

posted by Rendal at 00:48

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La sua voce nel vento

lunedì, marzo 10, 2008

[BGM: Zero7 - In the waiting line ]




LA SUA VOCE NEL VENTO

Rosso e viola nel cielo questa sera,
chiudono la porta ad un giorno solitario.
Sembrano colori di un sogno che si avvera,
ma in realtà calano un malinconico sipario
su quest’anima che forse ancora spera
mentre scrive un’altra pagina di questo diario.

Solo…

Sono solo col ricordo di un altro tramonto…
Sono solo in quest’autunno che ingiallisce lento…
Sono solo una figura in un vecchio dipinto
seduta ad ascoltare la sua voce nel vento.

…nel vento.

Il sole cade lento oltre metalliche montagne,
così come il mio cuore cade nel passato,
tra accecanti verità e diaboliche menzogne
di un tempo lontano e mai dimenticato.
E il nero invade il cielo di un giorno che si spegne:
è l’alba di un futuro alla luna incatenato.

Solo…

Sono solo in questo abbandonato labirinto…
Sono solo con le stelle e canto il mio lamento…
Sono solo una comparsa nel suo grande racconto
a cui resta soltanto la sua voce nel vento.

…nel vento.

Le ombre danzano e diventano giganti,
nati sulla morte dell’arcobaleno,
si riflettono veloci nei miei occhi spenti
portando alle mie labbra il loro veleno.
Il veleno dolce dei suoi occhi assenti,
che giorno dopo giorno mi amavano un po’ meno.

Solo…

Sono solo mentre vivo quest’amore estinto…
Sono solo con la polvere di un sogno infranto…
Sono solo un suo lontano ed antico ornamento
lasciato qui a sognare la sua voce nel vento.

…nel vento.


20 settembre 2004

posted by Rendal at 01:21

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Parole sprecate I

martedì, marzo 04, 2008

[FRASE DEL GIORNO: Nell'amore, un silenzio val più di un discorso - Blaise Pascal ]
[BGM: Massive Attack - Angel ]



Ho puntato gli occhi nel sole, in un alone di fiamma azzurra.
Ho stretto i miei pugni al tuo fianco, per prepararmi alla guerra.
Ho strattonato con forza i miei sogni, impigliati sul tuo coltello.
Ho raccolto i loro brandelli e li ho nascosti sotto il mantello.

Ed ora cosa mi è rimasto?
Una luna triste al centro del dipinto,
ombre che rincorro dentro un labirinto.
Vivo questo mio contrasto
pescando tra ragione e istinto,
piangendo ciò che ho perso,
e sprecando ciò che ho vinto.


21 febbraio 2008 ~ 02.47

posted by Rendal at 00:01

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Per te che non leggerai mai questo post

domenica, marzo 02, 2008

[FRASE DEL GIORNO: Non attribuiamo particolare valore al possesso di una virtù, finché non ne notiamo la totale mancanza nel nostro avversario - Friedrich Nietzsche ]
[BGM: Massive Attack - Teardrop ]



La malinconia non dorme mai, non riposa mai. E’ nascosta lì, dietro l’angolo, ed attende paziente. Attende quel piccolo gesto, quella parola, quell’immagine che inevitabilmente prima o poi salterà fuori rendendoti una facile preda.
E lei scatta, come un serpente.

Il tuo avatar era proprio lì, accanto alla foto che stavo cercando. E’ sbucato dal nulla grazie all’anteprima di windows, e la mia foto di quella cena, la foto con la mia faccia stupida, ha lasciato il posto alla tua. Quella foto color seppia, dove sorridi ad un ragazzo che non sono io, e che invidio ogni volta che la vedo. Perché nel tuo sorriso, quella sera, ho perso il fiato. Ed il tempo che ho avuto per continuare ad annegare è stato troppo breve.
Ed ora quando lo rivedo è di nuovo un tuffo, in acque agitate ed amare, dove quel sorriso è soltanto un riflesso distorto sulle onde.
Anche stasera sui piatti della bilancia metto la mia morale e la mia etica contro la voglia di sentirti ed il desiderio di vendetta. Quella vendetta che, a ragione, reputi un sentimento basso e meschino.
Non preoccuparti, anche stasera sei salva, anche stasera la mia morale e la mia etica pesano più di quello che hai fatto. Puoi continuare a sorridere, lontana e al sicuro. E sai che così sarà sempre.

La malinconia è un serpente che piange.


“Love, love is a verb.
Love is a doing word
fearless on my breath”

posted by Rendal at 02:47

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