CHI SONO?

Mi chiamo Fabrizio ed abito in provincia di Ancona. Se volete sapere altro date un'occhiata al mio profilo o rivolgetevi al SISMI. Fatta eccezione per alcune immagini ed i testi di canzoni, il resto dei contenuti è opera mia, poesie comprese. Ho scoperto che alcune di queste sono state riportate su altri blog e siti web, la qual cosa mi fa molto piacere. Vi prego solamente di indicare la fonte ed il mio nick quando lo fate, grazie :)

CREDITS

MUSIC CORNER

Non esisto

mercoledì, agosto 30, 2006






NON ESISTO


Ridatemi la rabbia e il cielo dei Gemelli,
rivoglio la mia frusta e rivoglio i miei coltelli
per giocare nel mio pianto ed uccidere un agosto,
mentre il sole chiude gli occhi ed io sotto non esisto.

Ci sono stelle cieche, e nuvole spezzate,
nel quadro dove vivo le mie notti tormentate.
Ci sono venti neri, e un angelo nascosto,
e una luna con il ghigno che sussurra “non esisto”.
C’è una vecchia in riva al mare, al bordo del dipinto,
punta un dito contro il cielo e ridendo strilla “ho vinto”.
E’ lei il mio pessimismo, che aveva già previsto
un cuore che mi ascolta, ma dove non esisto.
Ci sono dei bambini, che stanno cantando,
ed alle loro spalle un uomo sta affogando
piangendo tra le onde, nel buio del disgusto,
e non riesco ad aiutarlo perché ancora non esisto.

Però continuo a vivere, e continuerò a sognare,
senza frusta né coltelli, continuo a camminare.
Continuo perché voglio e continuo perché è giusto,
e non smetterò di amare, anche se so che non esisto.

posted by Rendal at 21:13

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Dove gli angeli non volano

martedì, agosto 29, 2006



[FRASE DEL GIORNO: Fottendomi da me per quello che non c'è. ]
[BGM: Afterhours - Quello che non c'è ]

Serata di oscuri presagi, quando la clessidra è quasi vuota. Ehi operatore, stiamo bruciando la pellicola! Riavvolgi! Lascia perdere i titoli di coda, riavvolgi! Riavvolgi... ma lentamente, mentre raccolgo la mia roba e mi preparo a passeggiare di nuovo dove gli angeli non volano.
Conosco la strada.


DOVE GLI ANGELI NON VOLANO

Sono partito con il cuore e con la speranza,
con l’euforico calore del primo batticuore,
ho amato le tue labbra nella nostra stanza,
ho cantato i tuoi sorrisi e pianto il tuo dolore.
Ho viaggiato al tuo fianco per un mondo ormai distante,
mentre tu giocavi con il mio amore e la tua rabbia
una partita sadica, mutevole e incostante,
come un vento dispettoso che gioca con la sabbia.
Ti appoggiavi a me per non cadere e andare avanti,
e prendevi la tua forza dallo starmi sempre accanto.
Nascondendo ad i miei occhi i tuoi veri sentimenti,
mi hai usato per cambiare in dolce gioia il pianto.

Alla fine ti ho guarita ed ho perso d’importanza,
così mi hai lasciato solo nella nostra stanza…
Vittima di un sogno che poggiava sul tuo vetro,
mi hai usato per guidarti eppoi mi hai lasciato indietro.

E continuo a camminare, in una terra senza fine…
Dove i silenzi sono lunghi e sono tristi le mattine.
Un mondo perso nella nebbia, dove non si può volare…
Dove le rose sono grigie e non possono sbocciare.
Un mondo solitario che raffredda la mia pelle…
Dove il mare è sempre nero e non riflette più le stelle.
Un mondo rallentato figlio di giorni indifferenti…
Dove i sorrisi sono tristi e tutti gli occhi sono spenti.
Un mondo ormai scheggiato, dove i baci non consolano…
Dove gli amori sono freddi… e gli angeli non volano.


12 ottobre 2005

posted by Rendal at 21:18

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Sospeso

lunedì, agosto 28, 2006

[FRASE DEL GIORNO: Induce the will of love to restore what little faith that you may have lost. ]
[BGM: Dead Can Dance - Advent ]

Sono sospeso, tra la tristezza e il canto, tra malinconia e speranza. Resto immobile di fronte alla ruota che gira, pronto a reclamare il mio premio o a piangerne l’assenza.
Sono sospeso, tra nuvole e vuoti d’aria, tra foglie d'alberi e cornicioni. Ho riaperto le mie ali ma mi limito ad assecondare i venti, in attesa che passi la tempesta per tornare a volare.
Sono sospeso, tra le lettere e le virgole, tra parentesi e punti di domanda. Sono frustrato dalle parole, troppo strette ed imprecise; non mi servono e non bastano, e così sarà sempre.
Sono sospeso, tra l’estate e la neve, tra il batticuore e l’orologio. Voglio uno spazio temporale per sottolineare la mia voce, e mettere sul tavolo chi sono in buste di plastica.
Sono sospeso, tra gli occhi e le labbra, tra pensiero e paura.

Voglio lei, e voglio noi.
Voglio la luna, e bruciare nel fuoco magico.
Voglio l’insonnia, ed essere la cura.
Voglio il silenzio, ed il profumo eterno.
Voglio lei, e voglio noi.

Voglio lei, e voglio noi.

posted by Rendal at 02:36

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Conseguenze della rabbia

giovedì, agosto 24, 2006

[FRASE DEL GIORNO: Nothing is real but pain now. ]
[BGM: Metallica - One ]


NON AMARTI

Tre anni del mio amore, mi hai detto “mi hai salvato”.
Tre anni del tuo amore, e tu cosa mi hai insegnato?
A scappare dal dolore, tanto c’è chi ti sorregge…
A frenare il sentimento, tanto prima o poi ti sfugge…
A far sesso nella notte, alla luce delle stelle,
tanto l’unica emozione è quella data dalla pelle.

Tre anni di una vita, per imparare cosa?
Che non basta il sangue per far crescere una rosa?
Che non c’è posto nell’amore per la continuità,
è un ostacolo gigante per la propria vanità.
Serve l’attrazione della gente che è là fuori,
sei un quadro col tuo corpo e per cornice i vecchi amori.

Tre anni in cui alla cieca roteavi il tuo pugnale
cosa dovevano insegnarmi, che le ferite fanno male?
Che chi ama veramente è un immobile sostegno,
una sagoma perfetta per il tuo tiro a segno.
Da lasciare lì a se stesso per iniziare un altro volo,
tanto è forte, stai tranquilla… si rialzerà da solo…

Tre anni in cui dicevi che eri innamorata,
ma allora come spieghi questa storia frammentata?
Tre anni di promesse, che saresti sempre stata mia…
Una torre costruita con bugia sopra bugia,
crollata all’improvviso mentre salivo ciecamente.
Potrai dire ciò che vuoi, ma di amare non sai niente.

Tre anni e dopo cade il mio cuore nel torpore.
Tre anni meno un giorno e per te nasce un nuovo amore.
E’un altro insegnamento che mi volevi dare?
Colpire alle spalle sempre prima di chiarire?
D’altronde è più facile liberarsi di un ferito,
uscire di nascosto approfittando che è smarrito.

Ora smetti di giocare ed inizia ad ascoltarmi,
togliti quell’abito che ti fa sentire onesta
e guardati allo specchio prima di parlarmi.
Hai perso già da tempo la corona dalla testa,
sei nuda qui davanti e puoi solo vergognarti.
Io non ho imparato niente, sono solo più realista
perciò guarda le tue ombre e smettila di amarti.


19 ottobre 2004

posted by Rendal at 17:33

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Schegge di passato e cancelli presenti

mercoledì, agosto 23, 2006

[FRASE DEL GIORNO: Your spirit will crush the hearts of stone. ]
[BGM: Iced Earth - Stand Alone ]

Dopo una notte poco riposante e molto anestetizzante oggi pomeriggio vado a controllare la posta elettronica, e cosa ti trovo? Sorpresa!
“ …da un po’ di tempo vado a dormire pensando a te e sento il rimorso. Sei unico, lo sapevo ma forse non volevo crederci e adesso mi sono accorta che cerco aspetti di te nelle altre persone perché mi sono resa conto che li rivoglio, sono le cose più belle che mi sono capitate….
….che scema, eri lì e ti ho mandato via. Potevo averti tutto per me e non ho capito niente, scema come al solito. Chiamami se ti va… “
Attraverso le pieghe del tempo e del ricordo si è rifatta viva una ragazza del passato, della quale ovviamente non farò il nome (mi sono permesso di riportare parti della sua mail solo perché so che legge questo blog e non ha nulla in contrario). Che dire? Punto primo: ottimo tempismo, non poteva scegliere momento peggiore… momento peggiore per lei, ovviamente… Punto secondo: è tardi, non ci sono ripescaggi qui. Lo sapeva, lo sottolineo sempre, e purtroppo è così. Resisto, resisto, resisto fino alla fine, finché non crollo a terra, ma a quel punto il capitolo è chiuso e si volta pagina. E se resisto così a lungo, se faccio sempre tutto quello che posso fare in queste situazioni, anche a costo di stare malissimo, è anche per evitare proprio il rimorso. Non voglio arrivare a quarant’anni e sentirmi responsabile di eventuali vuoti dentro o intorno a me. Non voglio pensare “ah, ma se quella volta mi fossi comportato così… se avessi fatto questo… se non avessi deciso di…”, per questo se decido di imboccare una via (o anche se mi ci trovo per una serie di circostanze) voglio sempre vedere con i miei occhi dove conduce. Anche se è ricoperta di rovi e di spine, anche se arrivare alla fine comporta dolore e sofferenza ai massimi livelli. Quando e se decido di tornare indietro devo sapere cosa mi lascio alle spalle, ed avere materiale concreto per arrivare ad ipotizzare quanto più realisticamente possibile cosa sarebbe potuto essere in futuro quel qualcosa che decido di abbandonare. Chiaramente la certezza non esiste, ma devo essere cosciente di aver fatto tutto quello che era in mio potere per raccogliere più elementi possibili.
La situazione che sto vivendo ora non fa eccezione, ma a differenza delle altre temo di aver già esaurito tutte le mie opzioni. La scelta non sta più a me, ho trovato un cancello chiuso a metà strada, il citofono è rotto e non sono io ad avere le chiavi. Tutto quello che posso fare è sedermi lì davanti ed aspettare. Aspettare… finché il custode non mi manda via o non decide di aprire, o semplicemente non esce per parlare un po’, anche attraverso l’inferriata, in modo da conoscerci.
E allora aspettiamo, la pazienza non mi manca.

posted by Rendal at 16:47

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Aspettando la fine

martedì, agosto 22, 2006

[FRASE DEL GIORNO: Remember what I said... ]
[BGM: Vision Divine - Of Light and Darkness ]

Vivo tra le pagine di questo agosto all’interno di una consapevolezza, della sensazione che la fine sia già stata scritta e che io stia solamente aspettando di leggerla. E sarà come la furia di un vento freddo, che spalanca le finestre e spegne tutte le candele, lasciandoti al buio, uccidendo l’estate.
Vivo uno stato di dormiveglia al sorgere del sole, quando il sogno sta per finire ed apri gli occhi solo per accorgerti che tutto quello che vorresti è continuare a dormire, abbracciare il cuscino e continuare a sognare senza mai svegliarti.
Vivo nuvole grigie all’orizzonte e lampi lontani, quando sai che sta per piovere ma aspetti… Aspetti nella speranza che salga il vento a scacciare il temporale, e ti allontani solo quando le prime gocce di pioggia ti bagnano la pelle, per tornare al coperto tra le mura di casa.
Vivo l’attesa sotto l’orologio, quando il tempo smette di correre e le lancette diventano rasoi che tagliano sorrisi e pazienza, e tutto quello che ti circonda sprofonda nella paralisi.
Vivo un cuore che ha ricominciato a battere fuori da me, e tutte le frasi che mi hanno frenato dall’afferrarlo per farlo di nuovo mio.
Vivo l’agonia della gestazione, lo strazio dell’aspettativa, il patimento della sentenza… ma vivo.

posted by Rendal at 17:21

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Pessimismo cieco

mercoledì, agosto 16, 2006

[FRASE DEL GIORNO: My spirit has been pierced, so crucify if you must. ]
[BGM: Sirenia - Save Me from Myself ]

Qual è lo scopo? E’ forse l’incipit dell’ennesima tortura? Allora, che il concerto inizi: colpite, ferite, continuate a flagellare e dilaniare. E quando sentirò in bocca il sapore della terra ed il mio stesso sangue, mi rialzerò ancora. Sto imparando a farlo sempre più in fretta, perché non voglio fermarmi, non voglio smettere di cercare. Forse non vincerò la guerra, ma quando conterò tutte le cicatrici, allora quelle saranno le mie piccole vittorie. Perché mi hanno insegnato che non sono io il carnefice, perché non mi hanno fermato, perché non mi hanno costretto alla resa.
Questo è lo scopo: trovare chi riesce a non farsi sottomettere dai giorni e dai secondi, chi riesce a vincere la monotonia dei baci, e la noia degli stessi sguardi nel tempo. Chi continua a sorridere senza motivo, e sente un vuoto allo stomaco e nel petto anche sotto la polvere degli anni.
Mi rifiuto di avere come scopo il semplice contatto tra pelli ogni volta differenti, da cambiare come vestiti quando sale il vento e le stagioni mutano. Non voglio fiammiferi da accendere per un momentaneo chiarore, voglio il sole e la luna. Non voglio bicchieri d’acqua per togliere la sete quando capita, voglio una pioggia continua e battente.
Non mi accontento e non mi accontenterò, per questo continuo a camminare; e se non troverò mai quello che cerco, allora non sarò mai di nessuno.
Avanti, sempre avanti, fino a morire.

posted by Rendal at 22:37

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Inquietudine

sabato, agosto 12, 2006

[FRASE DEL GIORNO: If I fall from dreams all my prayers are silenced. ]
[BGM: Death in June - Fall Apart ]


Senti il lamento della notte,
ed il vento che danza nella monotonia
della pioggia che cade intermittente.

Segui il mio pensiero nel buio,
ed il suo corrodere anestetizzante
come nero acido per la mente.

Chiudi gli occhi ed ascolta
il fuoco che brucia il mio sangue,
la morte di una stella cadente.

Urla per tagliare il dolore,
per squarciare la luna e la pelle,
per straziare il tempo, e non sentire più niente.


11 agosto 2006

posted by Rendal at 17:05

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Ancora musica

giovedì, agosto 10, 2006

[FRASE DEL GIORNO: Occorre avere un po' di caos in sé per partorire una stella danzante - Friedrich Nietzsche ]
[BGM: indovinate un po'... ]

Ancora una canzone che adoro, con un testo che mi piace da matti :)



DARK TRANQUILLITY - LETHE

Give me to drink of the fluid
that disintegrates
and lend me the sweet balm and blessing
of forgetfulness, empty and strong
Lethe
Oh, Lethe

Hold me near, unravel the stars
as I speed through the heavens
I speed through the night
for you are my blade and my rope
You are my
You are my Lethe
You are my own

In currents of cobalt you storm through my heart
to severe, to puncture the memories that burn
let sweep through the arteries in sharp stabs of pain
your talonlike fingers to kill me again

-In currents of cobalt you storm through my heart
-(to severe, to puncture)- to severe, to puncture
-(the memories that burn)- the memories that burn
-let sweep through the arteries in sharp stabs of pain-
-(your talonlike fingers)- your talonlike fingers
-(to kill me again)- to kill me again
and again, and again and again

Steal me, invade me, and charge me again
and again, and again and again
for I burn and I shudder
burn with each movement of...

So, cleansed through a floodlight
I appear, renewed and reforged
caressed by the sweet balm and blessing
of forgetfulness, empty and strong
Lethe

Hold me near, my one friend and guide
as I drown through your fingers
drown through your love
for you are the life that I hate
You are my
You are my

Drag me down, in passionate sighs
with the ocean above me
and flames in my eyes
and grant me a life I can live

Take me away...
Take me away...

...from the life that I hate.

grazie Seph ^^

posted by Rendal at 17:53

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Fabrizio batte Fabrizio 1-0

mercoledì, agosto 09, 2006

[FRASE DEL GIORNO: Teddy RuXpin si scrive con la X. ]
[BGM: Dark Tranquillity - ThereIn ]

Ho vinto una battaglia contro me stesso che per molti versi avrei voluto perdere. E di tutte le battaglie del passato, questa è stata senza mezzi termini la più difficile. A differenza di altre occasioni questa volta mi sono stupito, credevo di non riuscirci… Col tempo realizzerò che questa vittoria è stata la soluzione migliore, e forse questo processo è già iniziato, ma per il momento ODIO aver vinto. Per tutta una serie di motivi che non riguardano solamente me, e che quindi non citerò in questa sede.

Mmmh… i miei complimenti se riuscirete minimamente a capire di cosa diavolo sto parlando :)
Ad ogni modo vi basti sapere che Fabrizio ha battuto Fabrizio 1-0.

posted by Rendal at 13:34

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Fuori dal sonno

lunedì, agosto 07, 2006

[FRASE DEL GIORNO: Doccia. ]
[BGM: The Dresden Dolls - Sing ]

E’ inutile, per quanto continui a guardarle le nuvole proseguono nella loro corsa verso l’alba, sfuggenti come le emozioni più belle. E sento passare il tempo nel silenzio viola di vite che stanno per risvegliarsi, e scrollarsi di dosso il sudario della notte. Ascolto il vento, sospeso tra il suo respiro e le ombre che stanno morendo nella tirannia del sole. Nei miei pensieri filtrano le sfumature dell’orizzonte a placare i soliti, inquieti interrogativi. Ed è respirando tutti i colori di quest’alba che volto le spalle al cielo e torno all’assenza di luce.

posted by Rendal at 05:49

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Silenzio Velenoso

mercoledì, agosto 02, 2006

[FRASE DEL GIORNO: Open fire on the desire of the man ]
[BGM: Lacuna Coil - Heaven's a Lie ]

Ho riflettuto più del solito prima di decidere di postare quest'altra pagina del mio quadernone/diario. Ha vinto il si, come per l'indulto purtroppo...

Fuori, oltre la finestra e la casa di fronte, oltre quegli alberi laggiù che graffiano la notte, il mondo è nera quiete. E’ là, come altre volte, che volo con lo sguardo a cercare inutilmente le risposte delle domande che mi pongo. Ma è il ricordo, come altre volte, a sfondare il muro del silenzio gettando brutalmente quelle risposte sulla disordinata scrivania della mente.
Il ricordo di ieri sera.

Il silenzio velenoso delle tue labbra chiuse non fa che sottolineare dove si posa il tuo sguardo, che incrocia distrattamente il mio, quasi per sbaglio, per poi bloccarsi due sedie più in là, in altri occhi. Non saranno i suoi lineamenti a sciogliere i tuoi dubbi, né il riflesso carino dei suoi zigomi dove inciampa la luce del neon in giochi di chiaroscuro. I miei dubbi, quelli si, li stai districando uno ad uno, con una rapidità crudele della quale resti inconsapevole. E quando finalmente volterai di nuovo la testa, per dare in pasto ai tuoi occhi il secondo termine di paragone, sarà solo la mia sedia vuota a giocare con quel neon.
A quel punto chiedi pure a loro, i tuoi occhi, se sanno quando me ne sono andato, e perché. Nel mio mondo, sono giudici che non riconosco. Positive e negative ho sempre rifiutato le loro sentenze, e con loro le persone che ne facevano il principale metro di giudizio.
Grazie per la chiarezza che stai imponendo nei miei pensieri, ma tu non farai eccezione.

26 luglio 2006

posted by Rendal at 14:33

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