CHI SONO?

Mi chiamo Fabrizio ed abito in provincia di Ancona. Se volete sapere altro date un'occhiata al mio profilo o rivolgetevi al SISMI. Fatta eccezione per alcune immagini ed i testi di canzoni, il resto dei contenuti è opera mia, poesie comprese. Ho scoperto che alcune di queste sono state riportate su altri blog e siti web, la qual cosa mi fa molto piacere. Vi prego solamente di indicare la fonte ed il mio nick quando lo fate, grazie :)

CREDITS

MUSIC CORNER

Synthetic Ecstasy

martedì, aprile 29, 2008

[FRASE DEL GIORNO: It's better to be broken than to break ]

Ascoltate e leggete con attenzione, perché non aggiungerò altro in merito.
Non in questa sede.



CELLDWELLER - FROZEN

Inside this fantasy
It seems so real to me
Synthetic ecstasy, when her legs are open
True Love behind a wall
Where men and angels fall
A fading memory, when my mind is frozen

I can see a frozen point in time
Where her figure still awaits
Tongue of fire tracing lips outline
Where frozen breath originates

With one motion of her wanting eyes
She strips everything away
This one moment is intensified
And colors all fade to grey

I am in the only place that I want to be
Though we know that it ends eventually
But it's alright because right now we're frozen

"I want to forget mistakes they've helped me make
It's better to be broken than to break"

Inside this fantasy
It seems so real to me
Synthetic ecstasy, when her legs are open
True Love behind a wall
Where men and angels fall
A fading memory, when my mind is frozen

I can see a frozen point in time
That is easy to retrace
Light and darkness are both intertwined
The elements are in their place

One motion of her wanting mind
The real world begins to fade
And all the hateful things I have become
Temporarily go away

Inside this fantasy
It seems so real to me
Synthetic ecstasy, when her legs are open
True Love behind a wall
Where men and angels fall
A fading memory, when my mind is frozen
Frozen

When my mind is frozen
I'll take you anywhere you want to go
Far from anything that feels like home (lets go)
You are anyone I want to be (it's here and now, and now it's only you and me)

It's never enough (mmm that's true)
I want to stay here (yeah, and I do too)
Breakin' it down (takin' it down)
With smell (smell), touch (touch), taste (taste), sight (sight), and sound (sound)

How long will I be here without you near because I'm so cold
Break them first or I'll get broken is not what I was told, now I'm so cold
I'm so cold
So cold

Inside this fantasy
It seems so real to me
Synthetic ecstasy, when her legs are open
True Love behind a wall
Where men and angels fall
A fading memory, when my mind is frozen

Inside this fantasy
It seems so real to me
Synthetic ecstasy, when her legs are open
True Love behind a wall
Where men and angels fall
A fading memory, when my mind is frozen.



It's better to be broken than to break... ma sono pronto a scommettere che non sei ancora riuscita a comportarti di conseguenza.

posted by Rendal at 18:39

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Questione di punti di vista

giovedì, aprile 10, 2008


ES OBIETTIVO
PA 110/70 mmHg
Toni validi.
Buona ventilazione polmonare, polsi periferici normosfigmici.

ECG
Ritmo sinusale FC circa 60/min
P-R circa 0,16”
Normale conduzione e ripolarizzazione ventricolare.

ECO
Normali dimensioni, spessori parietali e cinetica delle camere atrio-ventricolare destre e sinistre.
Normali dimensioni della radice aortica (che appare tricuspide), arco e tratto toraco-addominale esplorato.
Non versamento pericardio.
Al Doppler normale flussimetria transvalvolare aortica e mitralica.

DIAGNOSI
Buon equilibrio cardio-circolatorio.
Non segni clinici evidenti di cardiopatia in atto.

-

Il cardiologo ha detto che il mio cuore funziona perfettamente.

Mi permetto di dissentire.

:)


posted by Rendal at 19:36

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Notturno 14: Catene

lunedì, aprile 07, 2008


Era da circa un mese che non suonavo il piano. L’umore era differente, nervoso, non compatibile… Ma non questa sera, no. Ho suonato tutte le canzoni che avevo scritto per lei, l’estate di due anni fa. Le ho suonate, nell’ordine, e poi di nuovo, da capo, una, due, tre volte… Poi ho perso il conto. Comunque più di dieci. Ed i ricordi riaffioravano lenti, calmi, come rose ondeggianti sulle onde del mare, portate a me dalla corrente.
Ed ho continuato a suonare: nuovi accordi, nuove note, una melodia differente.
Una nuova canzone.
Ancora per lei, nonostante avessi deciso che non le avrei più fatto questo dono.
Ancora per lei, che queste note non le ascolterà mai lasciandole senza scopo, sospese nell’aria, in un limbo di sentimenti indefiniti ed indefinibili.
Ancora per lei, che la mia parte razionale ha sentenziato non meritevole di lodi e gratificazioni.
E, come se non bastasse, alle note sono seguite le parole: rapide, gettate veloci su carta come se dovessi scagliare fuori da me il loro peso.
E continuiamo così, nel masochismo cieco.
Continuiamo a dare premi a chi ci ha ucciso.

I tuoi capelli come catene ai polsi,
intrecciati di anelli bruni e rossi,
lunghi e leggeri oltre l’orizzonte
fin dove sei, lontana ed altrove,
vincendo nel tuo gioco di burattinaia
anche dopo avermi dimenticato.

E continui a muovermi, indifferente,
innocente ed inconsapevole, sei tu.
Nel tuo velluto rosso da regina,
vivi nei miei ricordi e nel mio sentire
tra melodie alte e ghirlande di fiori,
incolpevole musa di aspre memorie.

posted by Rendal at 23:39

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E pure questa è fatta

domenica, aprile 06, 2008

[BGM: Ulver - Lost in Moments ]


Ebbene si, sono tornato. Ed il viaggio è andato molto meglio del previsto.
Sono partito con voglia zero, pensando che sarebbe stato il solito viaggio massacrante: 9 ore di fiera ogni giorno camminando tra uno stand e l’altro ed indossando la fastidiosa maschera da diplomatico per parlare e trattare con i vari fornitori. Ed in effetti così è stato, ma ho scoperto che nonostante tutto staccare per 5 giorni dal normale lavoro quotidiano ha portato più benefici che altro.
Si, fisicamente sono uno straccio perché è stata una corsa continua, però stare lontano dalla trentina di telefonate giornaliere di clienti che vogliono tutto e subito mi ha permesso di allentare la pressione e sfogare uno stress che stava raggiungendo livelli critici :)
Nel complesso quindi ne è valsa la pena, se non altro per il panorama della foto qui sopra, scattata all’interno di un ristorante posto in cima alla torre di Düsseldorf, a 172 metri di altezza.
Ci ero già stato, ma quella vista riesce sempre a togliermi il fiato.


posted by Rendal at 14:41

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